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Il limite è una delle tante bugie rassicuranti che si è inventato l' uomo... Vieni oltre insieme a me.
Su di me



VOGLIO PROVARE AD ANDARE OLTRE I LIMITI
PER SFIDARE GLI ALTRI, MA PRIMA DI TUTTO ME STESSO.

Ciao, mi chiamo Manlio.
Sono nato trent’anni fa in un paesino dell’ Appennino tosco-romagnolo di poco più di 200 abitanti.
Ho iniziato seguendo un pallone da calcio a cinque anni, poi ad un certo punto mi sono reso conto che per giocare con quella palla dovevo essere più veloce degli altri, se no con quei piedi la riuscivo a tenere veramente poco. Non sono nato con un gran talento nel gioco del calcio, però ho capito che attraverso l’allenamento potevo migliorare i miei limiti. Credo che sia stato allora che mi sono innamorato della corsa.
Correre per me è libertà.
Non smetterò mai di farlo fino a che queste ginocchia mi terranno in piedi, ma è anche un mezzo attraverso il quale riesco a mettermi in connessione con la natura.
Quando sono stremato o vedo un panorama che mi toglie il fiato, che sia nel mezzo del bosco, sui crinali o i colli delle montagne, mi sento piccolo ma anche vivo, sale in me la sensazione di essere parte di qualcosa di più grande e trovo energia in quella sensazione.
I miei partner:






Correre più di 300 km tra le Alpi.
Scendere e salire più di 24.000 metri di dislivello.
Tutto in massimo quattro giorni.
E' talmente difficile e sfidante che non ho saputo dire di no. Dovrò spostare i miei limiti ad un livello superiore: fatica e sonno dovranno diventare mie amiche per raggiungere questo grande traguardo.
E dovrò entrare in un flusso unico con la montagna, ascoltarla e cogliere i suoi momenti, i suoi segnali.
Lei che è maestra di vita.
Mi ha insegnato a non mollare mai, a stringere i denti.
Consapevole che dopo grandi fatiche e momenti bui si presenta sempre una luce splendente che ci ripaga della sofferenza.
Dovrò spostare la soglia del dolore e della percezione del sonno molto più avanti: convincere il mio corpo che può portarmi lontano.
Pensieri positivi e ragionare di tappa in tappa.
Partiamo.
La mia sfida
